Addio a Ebsero Mo
La 
  notizia è di quelle che ti riportano con il pensiero al passato, anche 
  se non sei così tanto vecchio. Ebsero Mo è morto. Sabato scorso, 
  mentre si trovava nel suo paddock, si è procurato una frattura ad una 
  zampa e, come si sa, per un cavallo può essere un danno irrimediabile. 
  Così, con molto dolore, è stato chiesto al veterinario di sopprimerlo 
  con un'iniezione.
  Ebsero aveva 20 anni era nato il 31/10/1982 da papà Beret e mamma Serale 
  nell'allevamento del capitano Ermanno Mori, sito in contrada Asola a Civitanova 
  Marche, e lì ha terminato la sua esistenza.
  Questo cavallo è stato importante per il suo straordinario allevatore, 
  ma anche per gli appassionati ippici marchigiani e per il sottoscritto. Ricordo 
  un giorno di 17 anni fa, stavo sbirciando la solita seconda pagina della Gazzetta 
  dello Sport, quella dedicata all'ippica, in cerca, tra i risultati delle corse, 
  dei miei affezionati "MO". Mi cade l'occhio su un articoletto che 
  parla di una trasferta a Monaco di Baviera di due cavalli italiani di 3 anni. 
  All'epoca l'ippica italiana era ben poca cosa in Europa e apparizioni all'estero 
  erano davvero degli eventi eccezionali. Con mia grande sorpresa, leggendo i 
  due nomi scopro che uno di essi era un certo Ebsero Mo. In quella corsa i nostri 
  indigeni, oltre ad Ebsero c'era pure Esotico Prad, non erano accreditati con 
  molte chance. Non ricordo i nomi degli altri partecipanti, tranne uno: Diamond 
  Way, divenuto, come sappiamo, stallone di importanza Europea. Incredibilmente 
  Ebsero, il cavallo dalla genealogia plebea, vinse quella corsa, battendo fior 
  di campioni con un allungo memorabile in retta d'arrivo.
  Qualche anno fa, quando il capitano mi ha onorato della sua amicizia ho potuto 
  rivedere le immagini di quella corsa e l'emozione è stata grande come 
  il giorno della prestigiosa vittoria. Da quella volta ho seguito tutte le corse 
  di Ebsero, anche se l'unica corsa dal vivo che ho potuto vedere fu la vittoria 
  nel Premio Presidente della Repubblica al Montebello di Trieste. In quella occasione 
  filò in testa con il numero 2 e tenne a bada fin sul palo Esotico Prad 
  ed Eliano, gli altri grandi della leva 1982.
  La storia di Ebsero, poi, è piuttosto particolare: la filosofia del capitano 
  Mori è quella di allevare e portare in corsa i prodotti e poi di venderli 
  subito; al figlio di Beret, invece, capitò un incidente in allenamento 
  che si rivelò, grazie alle prodezze che avrebbe compiuto, la fortuna 
  dell'allevamento. In visita al Museo del trotto, infatti, ho potuto vedere una 
  foto di Ebsero ed Ermanno Jr al mare, che dista poche centinaia di metri dai 
  paddock, nel tentativo di realizzare un recupero che fortunatamente avvenne 
  con successo.
  Dopo Leif Berggren, che lo condusse alla vittoria in Germania, il cavallo fu 
  affidato alle mani sapienti di Giancarlo Baldi e con lui vinse a 4 anni Il Continentale 
  1.16.3, Premio della Vittoria 1.17.5, Premio Presidente della Repubblica 1.16.3, 
  Premio Toscana 1.15.3, Premio Due Mari 1.14.2. Fu detentore per lungo tempo 
  del record per gli indigeni sulla media distanza in pista da mezzo miglio con 
  1.15.3 e vinse in carriera 597 milioni con record 1.14.2.
  Conclusa la carriera agonistica, il campione marchigiano ha potuto godersi un 
  meritato e piacevole riposo, ritirato stabilmente sulle sue colline civitanovesi, 
  dove iniziò la carriera stalloniera presso l'allevamento in cui era nato.
  La prima annata di monta 1987 (lettera "M") lasciò tutti sorpresi: 
  con solo 5 certificati depositati ci furono 4 cavalli sotto all'1.18, e uno 
  di essi, Mefio Mo, vinse oltre 300 milioni di Lire con un record di 1.15.1.
  Le scelte dell'allevamento, che in quegli anni erano più per il numero 
  che la qualità, hanno fatto tardare la nascita di un degno erede. Bisogna 
  aspettare la leva 1991 per trovare un potenziale campione al nome di Redol Mo, 
  la cui carriera fu purtroppo ridimensionata da un incidente a 3 anni dopo che 
  aveva corso 1.14.4 a 4 decimi dal record della generazione; ripresosi dall'infortunio 
  Redol ha concluso la carriera a 10 anni con 70 vittorie, un vero record, e quasi 
  700 milioni di lire vinti!
  E' l'anno seguente che nasce l'erede che tutti attendono, seppure con un certo 
  scetticismo: Sec Mo, il cavallo che ha fatto sognare e godere di gran gioia 
  tanti appassionati. Dopo un'ottima prestazione a Cesena, Sec Mo fu acquistato 
  da Sinistri e portato a Roma. La sua carriera giovanile è stata entusiasmante 
  fin da subito vincendo a 2 anni Allevatori 1.16.2 con un volo strepitoso sulla 
  dirittura opposta che tutti ricorderanno e che poi divenne il suo marchio di 
  riconoscimento mancandogli doti di partitore. A tre anni l'apoteosi: Memorial 
  Guido Berardelli 1.16.2, Città di Napoli 1.14.1, Gp Italia 1.15.6, GP 
  Nazionale 1.14.8, Derby del Trotto 1995 1.15.1 sempre interpretato da Glauco 
  Cicognani. A 4 anni con le mani di Carlo Bottoni vince Città di Taranto 
  1.15.4, Premio Regione Campania 1.14.9, Continentale 1.14.6. Da anziano cambia 
  diverse mani ed è vincitore del Riccardo Grassi e Città di Padova 
  nonché piazzato in numerosissimi Gran Premi. Chiude la sua carriera con 
  76 corse disputate 22 vittorie 24 piazzamenti, record 1.12.4 e somme vinte pari 
  a Lire 2.469.350.000 che lo collocava al secondo posto in graduatoria degli 
  indigeni più ricchi prima dell'era Varenne.
  Detto del più famoso erede di Ebsero, non si possono non ricordare anche 
  i suoi tanti figli che corrono nelle piste di tutta Italia, e che gli ultimi 
  nasceranno quest'anno superando il numero totale di 400 prodotti.
  Non mi resta che dare l'ultimo saluto a questo stupendo cavallo, che porterò 
  sempre con me nel cuore.
  

Ciao 
  Ebsero.
  
Macks