SALVIA

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Nome scientifico

Salvia officinalis

Nomi popolari:

salvia

Habitat:

In tutto il bacino del Mediterraneo

Descrizione:

Suffrutice cespuglioso di 50-80 cm d'altezza, ha foglie ovali o lanceolate, verde-grigiastre, di odore intensamente aromatico. I fiori, riuniti in spighe, hanno corolla violacea, con labbro superiore diritto e inferiore trilobo.

Cenni storici:

Medici salernitani la conoscevano come pianta miracolosa anche contro la paralisi e l'invecchiamento. Della Porta (16° secolo) ne avvalora ancora di più queste ipotesi, ma nel 19° secolo, ad opera di Sangiorgio, la salvia fu relegata all'uso domestico come aromatizzante da cucina. La salvia in realtà ha alcune proprietà terapeutiche peculiari di recente scoperta.

Curiosità:

Secondo la teoria delle signature, la salvia avrebbe avuto proprietà di guarire i paralitici, perchè il colore il delle sue foglie era lo stesso del viso dei malati. 

I mercanti olandesi commerciavano le foglie di salvia al posto di quelle del tè cinese, decantandone migliori virtù (e frodando mercanti meno accorti!).

Parti utilizzate in terapia:

Le foglie e le sommità fiorite

Principi attivi:

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Olio essenziale (thuyone e cineolo) - antisettici

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Diterpeni amari (salvina e picrosalvina) - antiossidanti, riequilibratori della flora batterica e moderatori della secrezione delle ghiandole sudoripare

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Sostanze steroidee: acido oleanolico, beta-sitosterolo, acido ursolico

Usi della pianta:

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Dispepsie e atonie gastrointestinali.

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Azione antidrotica (antagonizzerebbe l'acetilcolina) grazie all'olio essenziale: si usa infatti come antiessudativo nelle persone influenzate.

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Ipoglicemizzante - forse grazie ad un composto steroideo, che avrebbe azione solo sui soggetti iperglicemici con un meccanismo legato alla penetrazione cellulare del glucosio.

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Antisettico ed astringente per infezioni orali.

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Emostatico e vulnerario per effetto di sostanze estrogenosimili che influenzano direttamente la riparazione tissutale e la sintesi del tessuto connettivo.

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Azione emmenagoga, grazie ai composti estrogenosimili, che regolarizzano il ciclo mestruale in donne affette da oligomenorrea ed amenorrea.

Preparazioni:

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INFUSO ANTIDROTICO: salvia foglie g 60, agarico (*) g 10, rosa canina g 30. Un cucchiaio per tazza, 1-2 tazze al dì.

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COLLUTTORIO DISINFETTANTE: salvia TM g 50, piantaggine TM g 30, calendula TM g 20. Un cucchiaio in mezzo bicchiere d'acqua, fare sciacqui dopo l'igiene dentale.

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COLLUTTORIO CONTRO LE GENGIVITI: salvia, rovo e menta in  foglie in parti uguali. Utilizzare un cucchiaio da tavola per una tazza d'acqua bollente, lasciare in infusione per 15-20 minuti, filtrare e usare il liquido per sciacqui e gargarismi 3-4 volta al dì.

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COLLUTTORIO PER INFIAMMAZIONI DEL CAVO ORALE: salvia foglie, altea radice e ratania radice in parti uguali. Fare decotto per 10 minuti di ratania (un cucchiaino), 2 minuti prima di spegnare aggiungere l'altea e la salvia (un cucchiaino). Riposare 30 minuti.

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INFUSO CONTRO L'ALITOSI: salvia foglie g 40, menta foglie g 40, altea radice g 20, 7 o 8 chiodi di garofano. 60 g della miscela per un litro d'acqua: versare le erbe ad acqua fredda, poi riscaldare fino all'ebollizione. Spegnere quindi e lasciare riposare per mezz'ora, coprendo il recipiente: consumare una tazza ai pasti, oppure usare per effettuare sciacqui.

(*) AGARICO:

E' il tallo del Polyporus officinalis Fries (Poliporaceae, classe dei Basidiomiceti), fungo parassita che vive sui tronchi delle conifere, specie sul larice. Per asportazione dello strato esterno si ottengono dei blocchi irregolari, spugnosi, leggeri, biancastri, ricoperti da una polvere simile a farina (cristalli di ossalato di calcio e magnesio). L'agarico bianco contiene una sostanza amara, una resina (50-80%) e l'agaricina o acido agarico (10-15%). L'agaricina è un ossiacido tricarbossilico a lunga catena. La droga presenta notevole azione irritante sulle mucose, dovuta alla resina. L'acido agarico ha invece il caratteristico effetto di sopprimere la secrezione del sudore per azione paralizzante dei recettori dei nervi colinergici.

Avvertenze:

 non usare la salvia nelle persone con controindicazioni all'uso di sostanze estrogenosimili (gravidanza).

In generale, tutte le piante contenenti oli essenziali vanno usate con cautela per via orale (possibile tossicità per individui con patologie gastriche) o per uso locale sulla pelle (l'olio puro può provocare irritazione o fotosensibilizzazione). L'uso inalatorio va effettuato con 5-6 gocce in una ciotola di acqua bollente respirandone i vapori per 2-10 minuti.

 

 

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