OLMO

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Nome scientifico

Ulmus campestris L. (Urticaceae)

Nomi popolari:

olmo

Habitat:

Pianure e zone submontane

Descrizione:

Albero alto da 10 a 40 m con corteccia rugosa e vasta chioma. Le foglie alterne, lanceolate e acuminate con margine seghettato, sono di color verde vivace, glabre nella parte superiore e, nella parte inferiore, con piccoli ciuffi di peli agli angoli delle nervature. I fiori, ermafroditi, di colore gialliccio-rossastro, raccolti in mazzetti laterali ai rami, compaiono molto precocemente. I frutti secchi ed appiattiti sono espansi attorno all'achenio in un'ala larga e sottile; compaiono in maggio-giugno.

Cenni storici:

Utilizzato in falegnameria per il suo legno robusto, duro, pesante ed elastico per costruire mulini e frantoi. Con la corteccia, invece, si facevano stuoie e corde.  Fu poi usato come vulnerario nel XVI e XVII sec. ma poi l'uso terapeutico fu del tutto abbandonato.

Curiosità:

Il primo a descriverne le proprietà botaniche fu Teofrasto (400 a.C.): egli asserì erroneamente che la pianta fosse sterile per l'assenza di frutti.

Parti utilizzate in terapia:

(gemmoterapia) le gemme

Principi attivi:

punto elenco Mucillagini e sostanze tanniche, probabilmente responsabili dell'azione cicatrizzante per la quale la pianta venne usata
punto elenco sali di calcio, potassio e sodio: essi avrebbero una blanda azione depurativa, che ne giustifica in qualche modo l'antico uso

Usi della pianta:

Vulnerario e cicatrizzante per uso topico (sull'acne, ad esempio, ma anche su piccole ferite)

Preparazioni:

15 min prima di colazione: Ribes nigrum MG 50 gocce

15 min prima di pranzo: Ulmus campestris MG 50 gocce

15 min prima di coricarsi: Juglans regia MG 50 gocce in poca acqua

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