IPPOCASTANO

Malanni & RimediNaturali

PhytoWeb HomePage

Links

Nome scientifico

Aesculus hippocastanus

Nomi popolari:

castagno d'India

Habitat:

Originario dell'Asia minore, ora è diffuso in tutta Europa, nel Medio Oriente e in Iran.

Descrizione:

Grande albero con chioma rotonda e corteccia bruna e ruvida. Fiorisce in giugno. Le foglie, digitato-composte, hanno 7 foglioline grandi dentate di forma oblunga. I fiori, odorosi, sono raccolti in pannocchie terminali. Il frutto è una cassula globosa, spinosa e coriacea, aprentesi in 2-3 valve contenenti 2-4 semi lisci, lucidi, simili alla castagna, di colore marrone.

Cenni storici:

Entra in Europa nel 16° secolo, come pianta ornamentale. Nel 18° secolo fu usato come febbrifugo e nell'emicrania. Recenti studi hanno poi rivelato che i principi attivi hanno attività vasoprotettiva.

Curiosità:

"Hippocastanus" deriva dall'uso che si faceva dei semi, per alimentare i cavalli bolsi quando malati di tosse. (Mattioli).

Parti utilizzate in terapia:

I semi (erroneamente sono chiamati frutti)

Principi attivi:

punto elenco

Saponine (dette, in toto, "escina"): per idrolisi si decompone a dare la protoescigenina (triterpene pentaciclico del gruppo della beta-amirina - acido oleanico). L'escina inibisce l'edema per azione vasocostrittiva. Inoltre, è efficace nell'infiammazione allergica, con meccanismo (pare) mediato dal surrene.

punto elenco

Esculina: è un principio attivo scoperto di recente, che viene usato come vasoprotettore e nei filtri solari (può assorbire gli UVB).

punto elenco

Flavonoidi (kempferolo e glucosidi cumarinici)

punto elenco

Antocianine, acidi grassi organici, purine, vitamine B, C e D.

Usi della pianta:

Terapia della stasi venosa: flebiti, tromboflebiti, sindrome di Reynaud, emorroidi.

Sinergia con: amamelis e cipresso.

Preparazioni:

GOCCE ANTIEMORROIDALI: ippocastano TM g 20, amamelide TM g 20, viburno TM g 10. 30 gocce per dose in poca acqua, da bere. 

Controindicazioni:

Gravidanza, insufficienza surrenalica, anemia emolitica.

Tossicità:

L'escina, in dosi superiore a 2 mg, dà fenomeni di intossicazione acuta: anossia nel rene, irritazioni nel muscolo, mucosa intestinale, emorragie.

Avvertenze:

Non superare le dosi consigliate.

 

Malanni & RimediNaturali

PhytoWeb HomePage

Links