CIMICIFUGA

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Nome scientifico

Cimicifuga racemosa Nutt. (Ranunculaceae)

Nomi popolari:

cimicifuga

Habitat:

America settentrionale

Descrizione:

Pianta che può raggiungere i due metri d'altezza con grandi foglie composte e piccoli fiori bianchi riuniti in grappoli terminali. Il frutto è un follicolo contenente numerosi semi.

Cenni storici:

I nativi del Nord America la usavano contro il morso dei serpenti e per facilitare il parto. I Messicani la conoscevano e la utilizzavano per problemi auditivi. Gli studiosi occidentali la studiarono nel '700, quando si riconobbe l'azione moderatrice riflessa del sistema nervoso vegetativo, e un'attività a favore del parto. La più utile attività della pianta è quella per l'apparato uditivo, contro il ronzio dell'orecchio (acufeni).

Curiosità:

Il nome cimicifuga, dato fin da Linneo, deriva dal cattivo odore della pianta.

Parti utilizzate in terapia:

Rizoma. Resina.

Principi attivi:

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Sostanza amara (racemosina)

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Eterosidi ad azione vasodilatatrice periferica e tonico-nervina: analoga alla digitale. Studi recenti hanno rilevato azione efficace sul sistema cardiovascolare, utile per le vertigini e i ronzii auricolari.

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Tannini

Usi della pianta:

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Antispasmodico nella gravidanza e per facilitare il parto: regola lo svolgimento del parto attenuando le nevralgie del primo periodo;

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Dolori della dismenorrea, nevralgie utero-ovariche

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Acufeni e vertigini

Preparazioni:

La resina è usata come antinevralgico ed antispasmodico.

La dose consigliata è di 15-60 gocce di estratto al 76,6%.

La dose di polvere di rizoma è g 0,06-0,1 al giorno.

 

 

 

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