Ippodromo

L'INAUGURAZIONE Agosto 2000

 

di DOMENICO BARTOLINI

CIVITANOVA – L’ultimo concorso ufficiale di trotto risale al 1928, quando l’ippodromo, che stava dove oggi sorge lo stadio, era mandato avanti da gentiluomini come i Conti e i Bonaccorsi. Poi il mare comincio a mangiarsi la pista e, siccome ci volevano troppi soldi per difenderla dalle onde, le corse terminarono. E con loro finirono anche le memorabili feste, che venivano date in onore della nobiltà locale, dei fantini e degli allevatori nell’aristocratica cornice di Villa Conti. Dopo 70 anni, il trotto è ritornato alla grande nella nostra città, non più in riva al mare ma sulle colline della campagna civitanovese. All’ippodromo Val d’Asola, l’altra settimana, il capitano Ermanno Mori ha avuto la soddisfazione di vedere disputati due Gran premi, con 104 cavalli in corsa, per un totale di dodici gare. Quattrocento milioni l’ammontare dei premi in palio e un miliardo e quattrocento milioni di lire il totale delle giocate nelle agenzie ippiche tutta Italia. E una cinquantina di milioni s’è giocata anche ai "picchetti" in loco, con le dipendenti dell’ippodromo che chiedevano centomila di anticipo per una puntatina. In tutto, la manifestazione è costata sui 150 milioni di lire, che Mori pensa di coprire con i contributi di categoria e l’aggio sulle scommesse. "Se dovessi rimetterci qualcosa? Come dicevano i nostri vecchi: "dove c’è gusto non c’è pendenza"". La soddisfazione più grossa, comunque, è stata quella di vedere quasi tremila persone: appassionati, intere famigliole, giovani, che nei due giorni di Gran premio hanno affollato gli spazi intorno all’ippodromo, sulla sommità della collina che domina l’Adriatico. Una vera festa rurale come, secondo lui, dovrebbero essere gli appuntamenti di trotto, competizione popolare per eccellenza. Fra i visitatori c’erano anche un paio di ambientalisti, che anni fa furono all’origine del calvario giudiziario del capitano Mori, e che oggi si congratulano con lui "Hanno avuto un bel coraggio a venire – dice il capitano, a cui le cause : e gli avvocati sono costati fior di milioni – Comunque sono contento che si siano pentiti e abbiano capito con chi avevano a che fare>>. Il capitano non è incline alle polemiche, piuttosto che guardare al passato preferisce progettare il futuro. Dopo il successo della due giorni di trotto, ha alcune idee ben precise, che si possono riassumere in un’espressione: ippoparco. Mori ha 150 ettari di terra, dove i cavalli (250, fra fattrici e puledri) vivono liberamente, quasi allo stato brado e non ammassati dentro i corral come polli di allevamento. La gente incontrerebbe gli animali nel loro ambiente, potrebbe attaccarli direttamente al calesse e andarci in giro per la campagna, oppure assistere agli allenamenti dei futuri campioni. Mori ha in mente un nuovo rimboschimento con piante nostrane, ulivi soprattutto, un piccolo parco per bambini, una piscina e un ristorantino, che dovrebbe essere una mensa"per i dipendenti dell’ippodromo aperta ai visitatori. "Niente cemento ne strutture permanenti – dice, quasi a voler esorcizzare i furori ideologici di un certo ambientalismo dalle corte vedute – tutto all’aria aperta, fatti salvi gli indispensabili aggiustamenti". Per le gare il capitano pensa a dieci giornate con otto corse al dì e magari anche un’asta per gli allevatori marchigiani. "Ma tutto all’ insegna della festa – sottolinea – Di alcune belle giornate in campagna". Un progetto del genere avrebbe un effetto trainante per il turismo civitanovese e costituirebbe una cosa unica in tutta la regione e fuori: la possibilità di abbinare un tuffo al mare con una campagna curata ed il mondo dei cavalli e il brivido, perché no, di una piccola scommessa. Sarebbe una promozione di un’efficacia ben superiore a mille campagne pubblicitarie. E in comune se ne sono resi conto, tant'è che l’amministrazione ha fatto sapere al capitano che non intende affatto ostacolarlo.

 

Ordine di Arrivo

GRAN PR.DELLE ASTE Filly

1

ALPHACAN

1660

1.16.1

2

ARIBA DI CASEI

1660

1.16.5

3

ALLASIO PARK

1660

1.16.6

Ordine di Arrivo

GR.PREMIO DELLE ASTE Open

1

ALBIMONTE

1660

1.16.3

2

ASCOT LUIS

1660

1.16.4

3

ARMBRO BESSI

1660

1.16.7